Il sogno di molti investitori di fronte alle scelte d’investimento, è quello di trovarsi di fronte all’Eldorado, cioè ad un’immaginaria linea costante e crescente verso la ricchezza, dove giorno dopo giorno il proprio denaro aumenta di qualche euro rispetto al giorno precedente, meglio ancora poi, se il nostro investimento immaginario è accompagnato dalla formula magica: “garanzia del capitale”. Questa idea dell’investimento, che nega qualsiasi forma di rapporto fra rischio e rendimento, è oggi assolutamente irrealizzabile ed in passato formulette che si avvicinavano a questo sogno, presentavano clamorose inefficienze, la principale delle quali era sicuramente quella dei costi altissimi, spesso sconosciuti e generalmente motivati esclusivamente da logiche commerciali. Incontravano però e parecchio, il favore dell’ investitore medio, che ha sempre apprezzato il numeretto certo del rendimento nominale, tralasciando l’effetto devastante dell’inflazione sul rendimento reale del denaro investito.
Il desiderio di un immaginario, lento ma costante, percorso di crescita del proprio denaro, a volte, in base ai prodotti sottoscritti, si trasforma poi in una sorta di incubo. Da una immaginaria linea di crescita, si passa durante le fasi di correzione del mercato, alle visioni più fosche ed irreversibili che portano il risparmiatore a vedere il proprio capitale investito, ancora come una linea, ma la costante diventa stavolta nella sua mente, la decrescita permanente fino all’azzeramento del capitale! Questo avviene, sia per il trader (cioè uno speculatore non un investitore) che per il risparmiatore ed in entrambi i casi spesso si vende al top delle brutte notizie e sui minimi del mercato.
Questo capita spesso, come detto, durante le vere correzioni (ritracciamenti del mercato più o meno profondi e duraturi) che sempre prima o poi si verificano. Quando questo accade l’investitore comprende o più che altro intuisce, quanto si è sottovalutato il concetto di diversificazione ed il valore inestimabile di un rapporto di rischio rendimento efficiente ed adeguato alla propria personalità. Tutto questo quasi tutti gli amanti del fai da te (trader) lo scoprono quando è tardi, spesso troppo tardi, quando magari si è già andati oltre ogni logica di perdita e ci si è allontanati oltre ogni limite da qualsiasi “progetto immaginario” inizialmente tracciato dal superficiale speculatore. L’investitore invece, che molto spesso si è fidato della banca o dell’amico “competente” che si ritrova purtroppo con un investimento lontano parente di ciò che aveva desiderato comprare e creduto di avere in portafoglio, quando matura l’idea di vendere e perdere i suoi risparmi, può quasi sempre ancora evitare il peggio, che accade proprio quando vende e smette di essere un investitore. Lì in quel momento matura una perdita certa ed una profonda, spesso irreversibile, diffidenza verso i mercati, il mondo del risparmio e le banche.
Perché accade tutto questo? Succede perché é complesso e richiede tempo trasferire cultura finanziaria, soprattutto in un paese dove fino a qualche anno fa i rendimenti dei titoli di stato erano a doppia cifra. Le banche sono aziende, devono giustamente produrre utili ed il tempo va ottimizzato…E’ molto più facile per le banche evitare l’argomento rischio piuttosto che farlo accettare, è parimenti molto più semplice evitare l’argomento costo piuttosto che far accettare che sia pagata la giusta parcella per un valido servizio ricevuto. Così da 20 anni vedo sempre le stesse logiche e sempre gli stessi comportamenti.
La mia grande vittoria e soddisfazione, oltre ovviamente a dare ad un cliente un rendimento positivo, è accrescerne la cultura finanziaria. Quando questo accade, e si verifica quasi sempre, quel cliente vedrà il mondo del risparmio in maniera totalmente diversa, accetterà la volatilità ed i costi del servizio (parcella), sceglierà con me un livello di rischio per lui tollerabile nelle fasi di forte stress e contestualmente otterrà un portafoglio efficiente che gli permetterà di raggiungere gli obiettivi di lungo periodo condivisi in fase di pianificazione finanziaria.
Quel cliente, non vedrà mai più una correzione dei mercati come una certa ed irreversibile fine del suo patrimonio, quel cliente non venderà sui minimi del mercato ma vivrà quel periodo come quello che è, una dolorosa ma fisiologica fase, da vivere purtroppo necessariamente se si vuole mantenere il potere d’acquisto del proprio denaro nel tempo. Alcuni, i più bravi, riescono a vederla anzi come un’opportunità, altri semplicemente li aiuta e rincuora, affrontare mari così tempestosi insieme ad un professionista che di queste fasi ne ha già vissute diverse.
<p class=”has-text-align-justify has-medium-font-size” style=”line-height:1.5″ value=”<amp-fit-text layout=”fixed-height” min-font-size=”14″ max-font-size=”48″ height=”80″>Ad un certo punto poi, spesso al culmine delle notizie negative, si ripartirà! I mercati recupereranno, spesso assai rapidamente il terreno perduto (come accaduto nell’aprile-maggio 2020) e nuovi massimi di mercato coinvolgeranno l’avveduto e colto investitore ben assistito, realizzando così una delle frasi celebri di Warren Buffett, il più grande investitore del mondo:Ad un certo punto poi, spesso al culmine delle notizie negative, si ripartirà! I mercati recupereranno, spesso assai rapidamente il terreno perduto (come accaduto nell’aprile-maggio 2020) e nuovi massimi di mercato coinvolgeranno l’avveduto e colto investitore ben assistito, realizzando così una delle frasi celebri di Warren Buffett, il più grande investitore del mondo: